Dati e numeri sulla Serie A 2017/18
Premessa
Nel calcio moderno ormai di fondamentale importanza è diventato l’utilizzo di dati e numeri, come strumento di aiuto al raggiungimento di un predeterminato obiettivo, ma anche al miglioramento o alla risoluzione di particolari problematiche che si presentano prima, durante e dopo una stagione calcistica. La bellezza del calcio sta sicuramente nella sua imprevedibilità. Non esiste niente di scritto o prestabilito, ma sicuramente attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti innovativi si può cercare di intervenire in modo da aumentare il livello di prevedibilità. La grande mole di dati, messi a disposizione dalle diverse società presenti sul mercato (Sics, Opta, Stats, Prozone, Wyscout, Instat solo per citarne alcune) insieme a quelli ricercati dagli Staff di ogni squadra, permettono a questi ultimi di poter sviluppare indagini molto accurate e di trarre importanti conclusioni. Bisogna però saper leggere i dati, saperli analizzare. Perché se è vero che una grande quantità di dati danno una grande quantità di informazioni è anche vero che non tutti i dati sono importanti e che alcuni di questi potrebbero trarre in inganno e far perdere di vista il vero punto della situazione. Nel nostro lavoro da Match Analyst i dati sono un valore aggiunto per permetterci di rafforzare un concetto, una valutazione, e per dare obiettività a quello che potrebbe essere inteso come un un punto di vista puramente soggettivo. Nella prima parte della mia tesi ho voluto analizzare la stagione di Seria A 2017/18 utilizzando uno strumento come l’indice di pericolosità, (che grazie a Sics ci è stato messo a disposizione) per vedere quanto il risultato reale finale sia corrispondente alla quantità di gioco e nello specifico di occasioni create ed occasioni subite da ogni squadra.